La progettazione “per competenze”

Una chiave per la qualità formativa dei tirocini: la progettazione “per competenze”

Un approccio progettuale “per competenze” è il punto di partenza per raggiungere una maggiore efficacia formativa del tirocinio, poiché consente, a esperienza conclusa, di valutare se le competenze individuate all’inizio come obiettivo da raggiungere, sono state conseguite o meno e in quale misura.

Per definire con cura le competenze da sviluppare nel corso del tirocinio occorre che vi sia un clima di forte collaborazione tra l’impresa ospitante e il soggetto promotore. In particolare, quest’ultimo (specie se si tratta di un ente di tipo formativo che promuove tirocini curriculari o esperienze di alternanza scuola-lavoro) dovrebbe aver chiaro, almeno in linea generale, quali sono i processi produttivi che si svolgono nella struttura che ospiterà il/la tirocinante e quali sono i contenuti delle attività che gli saranno assegnate.

Solo così diventa possibile progettare il tirocinio in modo coerente con il percorso formativo e individuare, congiuntamente e di comune accordo, le competenze realisticamente acquisibili nell’arco temporale del tirocinio.

Le imprese possono fare molto in questa fase e fornire ai soggetti promotori un aiuto importante nell’individuazione delle competenze. Esse, infatti, da sempre sono abituare a valutare le prestazioni di lavoro realizzate dai propri collaboratori e possono, perciò, indicare con maggiore chiarezza l’insieme delle abilità e delle capacità che si possono concretamente ed effettivamente raggiungere nel percorso di tirocinio offerto.

Questa attitudine progettuale richiede però un mutamento culturale, oltre che un nuovo approccio metodologico. Infatti:

  • il soggetto promotore deve essere capace di comprendere appieno il contesto professionale dell’impresa e il valore del lavoro che vi si svolge, cercando di coglierne tutti gli aspetti rilevanti dal punto di vista formativo;
  • l’impresa deve essere capace di descrivere ed esprimere in modo efficace e comprensibile i propri processi produttivi e i criteri utilizzati per valutare il possesso delle competenze necessarie alla gestione dei processi stessi.

I nuovi indirizzi regionali rafforzano ulteriormente il tema della progettazione per competenze, tanto che la durata massima dei tirocini extracurriculari è connessa con il livello di competenze da traguardare in esito al percorso. In particolare il progetto formativo individuale prevede la descrizione delle attività oggetto del tirocinio extracurriculare con riferimento alle aree di attività contenute nell’ambito della classificazione dei Settori Economico Professionali di cui al decreto interministeriale del 30 giugno 2015 come recepito dal Quadro regionale degli standard professionali (QRSP) di cui al d.d.u.o del 23 dicembre 2015 n. 11809.

Più in dettaglio, nella sezione “Obiettivi formativi e di orientamento”, andranno definite le competenze in esito, così come descritte nel QRSP (Sezione profili professionali e competenze indipendenti) con l’indicazione del relativo livello EQF e del profilo professionale di riferimento (a sua volta referenziato alla Classificazione nazionale ISTAT delle professioni).

 

Il Quadro regionale degli standard professionali (QRSP) per la progettazione per competenze

Il Quadro regionale degli standard professionali (QRSP) definisce e classifica l’insieme dei profili professionali, declinati in competenze, caratteristici ed attivi nel mondo del lavoro lombardo. Il QRSP, costruito secondo regole coerenti con i modelli europei e nazionali, rappresenta il riferimento univoco per la progettazione e la realizzazione dei percorsi di formazione continua, permanente e di specializzazione nonché per la certificazione delle competenze acquisite in qualsiasi ambito, che possano avere un riconoscimento pubblico.

La Regione Lombardia con decreto n. 11809 del 23/12/2015 ha aggiornato il Quadro regionale di standard professionali, quale Repertorio regionale delle qualificazioni professionali, in coerenza con il Repertorio nazionale/Quadro nazionale, di cui al decreto interministeriale del 30 giugno 2015, nonché con il Sistema Nazionale di certificazione delle competenze, di cui al d.lgs. 16 gennaio 2013, n. 13.

La Sezione profili professionali e competenze indipendenti – quale riferimento per la compilazione del piano formativo individuale – è articolata in 24 settori economico-professionali (es. Chimica, Meccanica, Servizi di informatica etc.), previsti dal Repertorio nazionale, in ciascuno dei quali sono raggruppati circa 400 profili professionali (es. Progettista meccanico, Analista programmatore, Product manager etc.).

I singoli profili professionali sono a loro volta articolati nei seguenti elementi:

  1. Denominazione: è il nome sintetico attribuito alla qualificazione professionale regionale, la identifica e può contenere immediate informazioni riguardanti l’ambito, la tipologia e il livello di esercizio in termini di autonomia, responsabilità e complessità.
  2. Descrizione: esprime in forma sintetica l’insieme di aree attività distintive che definiscono il perimetro organizzativo del profilo, i risultati che deve assicurare/produrre, le principali responsabilità assegnate;
  3. Elementi di contesto del profilo professionale suddivisi in:
    • ambito di riferimento, che contiene la dimensione di impresa, il settore e la tipologia di organizzazione in cui opera abitualmente il profilo professionale;
    • collocazione organizzativa, che contiene l’area funzionale (direzione, marketing, vendita, sistema informativo etc.), le relazioni con funzioni interne e soggetti esterni, il grado di autonomia, ambiente di lavoro e attrezzatura utilizzata.
  4. Livello (EQF): riguarda la referenziazione della qualificazione ai livelli previsti dall’European Qualification Framework (EQF) ed esprime la complessità del presidio ed il grado di autonomia e responsabilità che connotano l’ambito di esercizio.
  5. Correlazione con il repertorio nazionale, definita dal codice di area di attività (Ada), di attività o del gruppo di correlazione del repertorio nazionale.
  6. Referenziazioni: riguardano il “raccordo” ai sistemi classificatori delle professioni e delle attività economiche secondo le più aggiornate classificazioni pubblicate dalle istituzioni statistiche di riferimento; sono nell’ordine:
    • la classificazione Internazionale delle Professioni ISCO
    • la classificazione Nazionale delle Professioni ISTAT;
    • la classificazione Nazionale delle Attività economiche ATECO
  7. Competenze: articolate in abilità e conoscenze, secondo il dettaglio l’articolazione definita al paragrafo precedente e corredate dal livello EQF.

 

 Le imprese associate possono rivolgersi ai funzionari dell’Area Sistema Formativo e Capitale Umano di Assolombarda per il supporto all’individuazione delle competenze del QRSP da inserire all’interno del piano formativo individuale di tirocinio.