Il tutor aziendale ha un ruolo fondamentale per la riuscita del tirocinio in termini di valenza formativa, poiché a lui spetta il compito di dare concretezza al valore dell’azienda come luogo educativo, assicurando le necessarie attività di coordinamento con il soggetto promotore.
Il tutor aziendale ha il compito di affiancare costantemente il/la tirocinante sul luogo di lavoro, garantendo la supervisione continuativa di tutte le attività previste nel progetto formativo.
Deve essere, perciò, in possesso di competenze professionali adeguate e coerenti con il progetto formativo di tirocinio.
La scelta del tutor aziendale ha un’importanza fondamentale, dal momento che si tratta di una figura che svolge delle funzioni determinanti per la qualità del tirocinio.
Nello specifico il tutor aziendale:
- collabora con il referente aziendale per i tirocini (solitamente un collega HR), oltre che con il tutor del soggetto promotore, in occasione della stesura del progetto formativo, della selezione del/della tirocinante, della predisposizione degli aspetti organizzativi e della valutazione finale;
- cura l’inserimento del/della tirocinante fin dai primi giorni, presentandolo al personale e illustrandogli tutte le normative e le regole che disciplinano la vita aziendale (dalla normativa anti-infortunistica e di igiene, alle norme comportamentali e organizzative) e le attività dell’azienda, con particolare attenzione all’ambito di attività del/della tirocinante, nonché chiarendo alcuni aspetti pratici (orario di lavoro, eventuali buoni pasto e/o rimborsi spese, strumenti di lavoro etc.);
- specifica in modo dettagliato le attività da svolgere, monitorando periodicamente l’andamento del tirocinio in funzione degli obiettivi concordati e descritti nel progetto formativo;
- assiste il/la tirocinante nei possibili problemi incontrati durante il tirocinio;
- fornisce feedback sulla qualità della prestazione del/della tirocinante, sia in itinere, sia in fase di chiusura del tirocinio, compilando la scheda di valutazione e la relazione di fine tirocinio, aggiornando la documentazione relativa al tirocinio (registri, schede di valutazione etc.).
Quanti tirocinanti può seguire un tutor?
Il tutor aziendale può accompagnare contemporaneamente:
– fino ad un massimo di 3 tirocinanti, in caso di tirocini extracurriculari;
– fino ad un massimo di 5 tirocinanti, in caso di tirocini curriculari.
Ma quali sono le caratteristiche ideali di un buon tutor?
- capacità comunicative e relazionali: la buona relazione fra tutor e tirocinante è la base per il successo; l’apprendimento sul lavoro avviene essenzialmente attraverso l’identificazione con un “maestro” mosso dal desiderio di trasmettere ad altri la sua competenza, capace di aiutare il/la tirocinante a superare le difficoltà e di valorizzarne i successi;
- competenze educative: la difficoltà del ruolo di tutor sta nel riuscire a tradurre gli obiettivi del progetto in compiti, gradualmente sempre più complessi, tenendo conto delle caratteristiche e delle attitudini del tirocinanti;
- esperienza professionale: il bagaglio di esperienze lavorative che il tutor si porta dietro è fondamentale nella funzione di “guida” che esso svolge;
- disponibilità: quello del tutor non dovrebbe essere un compito da assegnare “d’ufficio”; non si tratta, infatti, di un mero adempimento burocratico, ma di un delicato e profondo processo di accoglienza e accompagnamento all’apprendimento sul luogo di lavoro;
- costanza: fondamentale nel percorso di tirocinio è la presenza di un tutor che accompagni il tirocinante che gli è stato affidato dall’inizio alla fine, aiutandolo a superare le difficoltà e valorizzandone i successi.
IL VICE TUTOR
La presenza del tutor aziendale deve essere assicurata per l’intera durata dello stage. In caso di assenza prolungata del tutor, l’azienda ospitante è tenuta a individuare un sostituto dotato di requisiti analoghi a quelli del tutor sostituito. Tale variazione deve essere formalmente comunicata al/alla tirocinante e al soggetto promotore.
