Cos’è e cosa non è il tirocinio

COS’È IL TIROCINO

Il tirocinio è una forma di inserimento temporaneo di una persona (solitamente giovane) all’interno di un’azienda, al fine di farle conoscere da vicino una realtà lavorativa e farle acquisire gli elementi applicativi di una specifica professione e le competenze necessarie a svolgere l’attività per cui si è formato.

Si tratta di un’esperienza che, se ben progettata e gestita, può:

  • agevolare i giovani (spesso ancora inseriti nell’ambiente formativo) o, comunque, le persone in fase di ricollocazione lavorativa, nelle loro scelte professionali, attraverso la conoscenza diretta di un ambiente di lavoro, anche in chiave auto-orientativa;
  • facilitare le imprese nelle attività di selezione e reclutamento del personale, attraverso la formazione on the job e l’osservazione all’opera di alti potenziali per un dato periodo di tempo.

Il tirocinio può, inoltre, rivelarsi uno strumento efficace per attingere al potenziale di innovazione, creatività e motivazione delle persone più giovani e contribuire a un’azione culturale di integrazione e scambio con il mondo formativo.

La pratica del tirocinio, da tempo diffusa nei Paesi economicamente evoluti come strumento “ponte” per la transizione della persona dalla dimensione formativa a quella lavorativa, riesce a creare un’efficace integrazione tra sistema educativo e sistema produttivo, evitando “stacchi” troppo netti tra tempo della formazione e tempo del lavoro.

L’efficacia di un tirocinio è data dal suo intrinseco valore formativo. Un valore che si determina con l’adozione di un progetto volto a far sviluppare nel tirocinante competenze professionalizzanti (sia di tipo tecnico-specialistico, sia di tipo strategico-trasversale) funzionali all’occupabilità della persona (employability) sul mercato del lavoro.

Il tirocinio si configura come un rapporto trilaterale, attivato grazie alla necessaria collaborazione tra 3 attori principali: l’azienda ospitante, il soggetto promotore e, naturalmente, il/la tirocinante.

 

COSA NON È IL TIROCINIO

Il tirocinio non costituisce una prestazione professionale, ma un’esperienza di apprendimento attivo e pratico in un ambiente professionale.

Il tirocinio, dunque, non costituisce una forma atipica di rapporto di lavoro subordinato. Non deve essere utilizzato per funzioni che non rispettano gli obiettivi formativi, né per attività a bassa qualifica o per ricoprire ruoli vacanti nell’organizzazione aziendale. Non è corretto nemmeno utilizzare il tirocinio per sopperire all’insufficienza di risorse nei periodi di picco delle attività o per sostituire il personale dell’azienda nei periodi di malattia, maternità o ferie.

Diversamente, il tirocinio può essere un’occasione per far svolgere a giovani ad alto potenziale determinate attività che nelle normali situazioni di lavoro vengono rimandate per mancanza di tempo o di risorse.