L’analisi interna
Quando un’impresa si appresta ad attivare per la prima volta al proprio interno dei tirocini, il primo passo da compiere è preparare se stessa a questo tipo di esperienza.
È opportuno che l’azienda comprenda se e come può accogliere un/una tirocinante al suo interno, come trovare le competenze, le risorse e le giuste motivazioni per farlo.
Per creare i corretti presupposti all’avvio del tirocinio, l’azienda dovrebbe:
Il network con i soggetti di riferimento in tema di tirocinio
Una volta effettuata l’analisi interna sarà possibile contattare i soggetti che, nella realtà territoriale di riferimento, detengono le maggiori competenze in materia di tirocinio: il sistema delle associazioni di rappresentanza imprenditoriale (territoriale e di categoria), gli uffici Stage-Placement e/o Career Service delle università, altri enti promotori di tirocini (come le Agenzie per il Lavoro), strutture periferiche delle amministrazioni pubbliche (Centro per l’Impiego, AFOL etc.).
L’azienda che intende ospitare uno o più tirocini può ricevere da questi organismi una gamma molto ampia di servizi:
Grazie a questi servizi l’impresa potrà costruirsi un quadro completo dei fattori e degli elementi che consentono una buona gestione del tirocinio.
La stesura del progetto formativo
Una volta effettuata l’analisi interna e definite le linee di lavoro e la convenzione con l’ente promotore, sarà possibile iniziare a definire l’oggetto del progetto formativo, ovvero l’attività e gli obiettivi attorno ai quali sarà costruito il tirocinio.
Spesso si assiste a una gestione puramente burocratico-amministrativa del tirocinio in cui prevalgono i soli aspetti formali, con il risultato che il tirocinio si traduce in un semplice di “passaggio di consegne” tra ente promotore e azienda ospitante: un passaggio nel corso del quale i risultati formativi da raggiungere vengono lasciati al caso e alla buona volontà delle persone coinvolte, senza nessun controllo.
Non è così: la qualità di un tirocinio parte dal modo in cui esso viene progettato. In questo senso, la stesura del progetto formativo costituisce un esercizio di “creatività ragionata” svolto in collaborazione tra l’impresa e il soggetto promotore ed è il fondamento per la costruzione di un’esperienza di tirocinio davvero positiva.
La progettazione “per competenze”
Saper individuare in modo chiaro, realistico e misurabile l’insieme delle competenze che si potranno sviluppare nel corso del tirocinio costituisce un valore aggiunto di fondamentale importanza e presuppone la familiarità con la cornice normativa europea della codificazione delle competenze (European Qualification Framework – EQF) e con il Quadro regionale degli standard professionali (QRSP) per la certificazione delle competenze in ambito non formale e informale.
Per approfondimenti si rimanda alla pagina dedicata a questo tema.